Oggi parliamo degli amaretti di Oristano (Amarettus), si differenziano da quelli classici perchè si mantengono più morbidi e delicati. Sono sicuramente tra i più ricercati nell’isola e la loro fama è veramente meritata.
Farli in casa può sembrare proibitivo ma vi assicuro che non lo è, magari non usciranno perfetti alla prima infornata ma con i giusti accorgimenti riuscirete nell’impresa.
Vediamo ora le dosi per la preparazione degli Amaretti di Oristano (Amarettus):
- DifficoltàMedia
- CostoMedio
- Metodo di cotturaForno
- CucinaItaliana
Ingredienti
- 500 gdi zucchero semolato
- 350 gdi mandorle dolci
- 40 gdi mandorle amare
- 3albumi d’uovo
Strumenti
- 2 Ciotole
- 1 Frusta elettrica
- 2 Teglie in alluminio
- 1 Carta forno Carta Fata
Preparazione
La prima cosa da fare è sgusciare le mandorle, eseguiamo l’operazione con uno schiaccianoci, nel caso abbiamo le mandorle già sgusciate saltiamo pure questo passaggio e passiamo alla pelatura.
Mettiamo sul fuoco un pentolino, portiamo l’acqua ad ebollizione e aggiungiamoci dentro le mandorle, basta meno di un minuto, scoliamole e mentre sono ancora calde con i polpastrelli delle dita priviamole della pellicina.
Una volta pelate facciamole asciugare, mettiamole su una placca da forno per qualche minuto; a questo punto mettiamole in un mixer assieme allo zucchero e tritiamole ma non troppo finemente.
Se in casa ne abbiamo uno possiamo usare un mortaio di legno o di marmo, è un operazione più lunga e faticosa ma lavorarle così aiuterà le mandorle a tirar fuori tutto il loro sapore e l’aroma.
Ora prendiamo un altra ciotola dove monteremo a neve ben ferma gli albumi,, terminato questo passaggio aggiungiamo gli albumi al trito di mandorle; amalgamiamo bene il tutto molto delicatamente per non smontare gli albumi.
Prendiamo una placca, rivestita di carta da forno e mettiamoci sopra gli amaretti che avremo formato con le mani, dandogli la classica forma “a cupola”; Inforniamo a 120 °C fino a quando non cominceranno a dorare in superficie. A questo punto sforniamoli e lasciamoli raffreddare a temperatura ambiente.
Curiosità …
Quella che vi abbiamo appena dato è la ricetta classica degli Amaretti di Oristano (Amarettus), ma ne esistono diverse varianti, che vanno dallo spolverizzare con zucchero a velo gli amaretti una volta raffreddati ad aggiungere pezzetti di mandorla all’impasto.
Scegliete voi se adottare queste varianti.
Se in cottura non volete usare la classica carta da forno noi vi raccomandiamo la Carta Fata, è miracolosa, una volta usata la prima volta non potrete più farne a meno, per conoscere tutte le sue modalità di utilizzo cliccate qua.
Vi piacerebbe che lo zucchero a velo non sparisse dopo pochi minuti che lo avete spolverizzato sugli amaretti o su qualsiasi altro dolce? Leggete questo articolo.
Grazie per l’attenzione, vi ricordo tutte le mie pagine Social.
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