Antonino Orfanò

Antonio Orfanò - Bakeoffitalia_it

L’intenzione di contattare Antonino mi è venuta già dalle prime puntate di Bake off Italia 7, Antonino Orfanò è quella persona che ti conquista subito per la simpatia, ma andando avanti abbiamo scoperto che quest’uomo è pure bravo a cucinare.

Pacato, intelligente, bravo e simpaticissimo, si può chiedere di più ad un concorrente? Quando l’ho contattato per quest’articolo mi ha risposto subito, mettendomi però in guardia sui tempi lunghi che la cosa avrebbe potuto richiedere.

E così è stato, ma oggi mi è arrivato il suo file, avevo intenzione di pubblicarlo dopo le feste ma non ho resistito perchè il suo racconto vale la pena di essere letto subito, ed ecco quindi Antonio Orfanò …

All’età di 6 anni circa ero in casa da solo e nel pomeriggio feci una frittata di patate, ecco quella fu la mia prima pietanza che cucinai. La mia passione è stata sempre il canto, ma pian piano mi venne la passione per la cucina e per i dolci in modo particolare.

Da ragazzo ovunque andassi io cantavo, cantavo sempre, anche a scuola già di primo mattino in classe cantavo “Fratelli D’Italia” assieme ai miei compagni di classe, subito dopo aver recitato l’Ave Maria “. Allora si usava così, ora non credo.

A nove anni io e altri tre miei amici inseparabili ,di qualche anno più grandi di me, organizzammo un complesso musicale a 5, io naturalmente ero la voce solista. Per tanti anni andammo avanti suonando a diverse manifestazioni sia in case di amici per compleanni e battesimi che in piazze per manifestazioni più grandi.

Poi come succede a tanti mortali finì la nostra avventura canora. Io continuai a cantare e a partecipare a vari concorsi canori. Poi il militare a Barletta (BA) e a Pisa nei paracadutisti.

Tornato a Casa dall’avventura militare continuai a cantare fino a quando nel 1975 vinsi il concorso per Agente di Polizia Municipale lasciando così il canto e dedicandomi al mio lavoro.

Nel frattempo preparavo anche i miei dolci preferiti e cioè la zuppa inglese, il ciambellone, i cannoli siciliani e dei dolci di riso chiamati “sfingi”. Nel 74 conobbi la mia futura moglie e così cominciai a preparare dolci con più frequenza in quando di tempo ne avevo di più. Ecco che la mia passione per i dolci aumenta.

Ma devo per forza andare indietro nel tempo perchè quando ero ragazzo spesso andavo al bar del centro in paese per guardare come giocavano a carte i grandi e spesso mi intrattenevo nel laboratorio di pasticceria annesso, non parlavo ma guardavo il pasticciere lavorare, vedevo quando pesava gli ingredienti e memorizzavo senza dire niente.

A casa segnavo e poi altre volte senza che se ne accorgesse guardavo e memorizzavo. Ecco che così imparai a fare le creme e il pan di spagna senza lievito come si faceva allora. Dopo il matrimonio tante cose belle, la nascita dei miei figli e il ritorno alla mia prima vera passione, il canto entrando a far parte del locale gruppo folkloristico “I Calabriselli”, buon successo e impegni sia in Italia che all’estero .

Bellissimo periodo. Nel frattempo i miei dolci piacevano a tutti gli amici, io li preparavo per le ricorrenze della mia famiglia e per qualche amico. Agli inviti a cena o a pranzo io preparavo sempre il mio dolce da portare. Normalmente era composto di pan di spagna e crema pasticcera poi con il passar del tempo anch’io cominciai a preparare delle ricette un po particolari con la riuscita delle stesse.

Passa il tempo e gli amici apprezzano sempre di più i miei dolci finchè un giorno di dicembre dell’anno 2017, mentre con Franca mia moglie ci trovavamo a cena in casa di amici, Andrea, il figlio di una coppia di amici mi fa ”Nino domani pomeriggio vengo a casa tua e ti faccio un video da mandare a Bake Off con la scheda di partecipazione alla trasmissione televisiva di Real Time” io gli risposi “lascia stare Andrea tanto non mi prenderanno di sicuro”.

Per tutta risposta il giorno dopo Andrea venne a casa mia e così preparammo la scheda che poi inviammo a Bake Off. Ai primi di gennaio 2018 arrivò una telefonata da Milano e l’interlocutore mi disse, “ciao Antonino sono Fabrizio di Bake Off, abbiamo visto il video e la scheda che ci hai inviato e vorremmo fare una videochiamata per fare una chiacchierata con te ”, felicissimo di quella telefonata per l’emozione non riuscii quasi a parlare ma gli dissi di si, certo che possiamo farla continuai parlando, dissi, sono contento e la faccio volentieri.

Alla videochiamata era presente anche mia moglie anche lei felice per quello che ci stava succedendo. Nella videochiamata parlammo di tutto e in quell’occasione cantai pure. Ricevetti i complimenti e restammo che ci saremmo poi rivisti a Milano a fine gennaio per il casting.

Così fu, io e mia moglie partimmo per Milano, andammo a casa di mia cognata e li preparai la torta da portare al casting. Là conobbi sia Fabrizio che Alessandro con i quali avevo fatto la videochiamata, fu un bell’incontro del quale ho un bel ricordo.

Feci il provino e al termine dello stesso prima del saluto mi dissero che se per fine febbraio non avessi ricevuto la telefonata con la quale mi comunicavano la mia partecipazione a Bake Off, dovevo non aspettarla più. Invece a fine febbraio 2018 arrivò la fatidica telefonata con la quale mi veniva comunicata la mia partecipazione a Bake Off.

Un emozione grandissima, io che andavo a Milano per partecipare ad una trasmissione televisiva, non ci credevo e dicevo a me stesso e a mia moglie “ma è vero?” la notizia la comunicai subito ai miei figli e ai miei nipoti e poi a tutti i miei parenti e agli amici, ma anche e non per ultimo all’amico Andrea artefice di tutto quello che di bello mi stava succedendo. Fu un’apoteosi di felicità che durò per tantissimo tempo. Arrivò così anche il momento di partire per andare a firmare il contratto, ricordo era il 19 marzo, andai a Milano, firmai e tornai a casa felicissimo. Mia moglie contentissima più di me, era orgogliosa di me.

Passammo felici la domenica delle Palme, fu una giornata fantastica trascorsa con i figli e con alcuni amici. Il lunedì successivo alla domenica delle Palme ci dedicammo a preparare dei dolci pasquali, fu un lunedì molto impegnativo e nessuno poteva pensare che di lì a poche ore la mia casa sarebbe stata funestata da una immane tragedia .

Infatti martedì mattina 27 marzo appena sveglio saluto mia moglie che non risponde, le tocco il viso e mi accorgo che è fredda. Non c’è niente da fare, Franca mia moglie è volata in cielo senza dire niente. Rabbia, incredulità, la mia vita che se ne va. Riesco ad avere la forza di comunicarlo a Fabrizio. Vuoto intorno a me anche se la vita continua, i miei figli e i miei nipoti sono la mia forza mentre i miei pensieri sono rivolti tutti a mia moglie, colonna della mia esistenza.

Passano i mesi, passa l’anno e a febbraio di quest’anno ecco che arriva la telefonata di Alessandro. Pronto Antonino come stai. Un breve colloquio per poi comunicarmi la mia partecipazione a Bake Off 7. Decido di partecipare e mettermi ancora in gioco.

Sono caparbio ed ho tanta voglia di far vedere che anche ad una certa età ci si può confrontare per guardare al futuro e mai arrendersi. Così il 1° marzo 2019 parto per Milano per andare a fare il casting. Arrivo in orario in Magnolia e là mi fanno aspettare in una saletta del 7° piano, ero molto teso perchè sapevo che da quel casting dipendeva la mia partecipazione o meno a Bake Off, nella saletta una ragazza che mi saluta e mi domanda se ero là anch’io per il casting.

Dico di si e scambiamo qualche parola, ricordo che un ragazzo della produzione venne da noi e ci disse che dovevamo aspettare un po perchè altri stavano facendo il casting con la preparazione di un dolce, io e la ragazza con me nella saletta ci siamo guardati e senza commentare ci siamo detti tutto nel senso che a gesti si era capito quello che ognuno di noi stava pensando “ma cosa dobbiamo preparare” e niente, dopo qualche minuto di silenzio assoluto ecco che arriva un ragazzo della produzione che chiama la ragazza in saletta con me per farla andare a fare il casting (la ragazza in questione è Sara).

Rimango da solo per circa 30 minuti e in testa mi passano tanti pensieri su cosa devo fare e con chi si farà questo casting nel laboratorio di pasticceria. Finalmente mi chiamano e mi portano sul pianerottolo delle scale adducendo al fatto che di lì a poco sarebbe venuta una ragazza che ci avrebbe microfonato . Sinceramente resto imbambolato e non riesco a dire niente però ci penso tantissimo e dentro di me dico ”perchè con tante stanze che hanno mi mettono qua per microfonarmi?” non capivo ma lasciavo fare.

Finalmente ecco che arriva una ragazza che mi microfona e dopo un po mi dice di andare , così entro nuovamente negli uffici, percorro un corridoio e mi fanno entrare in una stanza. Apro la porta e resto basito dalla bellezza di Benedetta Parodi, a bocca aperta riesco a dire “ma sei tu?” la Parodi mi risponde dicendomi “SI” con un bel sorriso e mi fa accomodare. Non credo a quanto vedo e comunque passato lo stupore la Parodi mi fa alcune domande alle quali rispondo con malcelata convinzione.

Poi mi dice “Antonino forse hai sbagliato casting, tu canti, dico si, e allora vedi che al piano superiore stanno facendo il casting per cantanti” io rispondo che non avevo sbagliato e che ero là proprio per quel casting. Allora la Parodi per un po mi guarda e mi fa capire che non entro a far parte dei concorrenti di Bake Off, anzi lo dice proprio con voce roboante, io rimango senza parole e deluso, la Parodi giustamente se ne accorge e con il sorriso sulle labbra e con voce prorompente mi dice “Antonino questo è uno scherzoooo, tu sei un concorrente di Bake Off 7” ed io scoppio di una gioia immensa abbracciando la parodi, mi ritorna il sorriso e mentre vado via invio baci a volontà.

Finito il casting me ne torno a casa felice e contento, in aereo riesco anche a fare conoscenze e a parlare di me. Nel periodo di permanenza a casa prima del ritorno a Milano ho la costante e serena compagnia di parenti ed amici parlando sempre di questa avventura televisiva. Non ci sono giorni che io non parli di Bake Off e giustamente spesso mi viene in mente la frase che mi era stata detta all’orquando mi venne comunicata la mia partecipazione a Bake Off, mi dissero “mi raccomando nessuno deve sapere niente” io risposi “i miei figli sono i primi a saperlo, i miei familiari, i miei amici più stretti e sicuramente i parenti dei miei parenti e dei miei amici e gli amici degli amici, insomma un po di gente.

Ricordo con piacere che il mio interlocutore si mise a ridere perchè capì che era impossibile tenere la bocca chiusa. Comunque passa il tempo e arrivò il momento della partenza per Milano e questa volta la partenza fu con un valigione da imbarcare e da una valigia da portare a mano sull’aereo ma ancor di più con un carico straordinario di tantissima volontà, tantissima curiosità e tantissime ricette in testa che a ricordarle tutte non era certamente facile. Ecco che finalmente il 19 marzo 2019 si prende il volo da Lamezia Terme per Milano.

Arrivo a Milano, scendo dall’aereo e mi dirigo all’uscita e fuori dall’aeroporto la mia prima bella sorpresa, vedo un signore con in mano un cartello con su scritto il mio nome, mi avvicino per presentarmi e dopo i convenevoli ripone le mie valigie nel bagagliaio e si parte in direzione Concorezzo per raggiungere il residence Euro Hotel. Arrivato all’Hotel mi danno una camera con due stanze e tre lettini quindi capisco che con me ci sono anche altre due persone a condividere la camera. Io arrivo per primo e a distanza di qualche ora conosco i miei compagni di camera nelle persone di Rosario e Roberto, il primo Siciliano e il secondo Milanese.

Facciamo subito conoscenza. Nel frattempo arrivano anche gli altri concorrenti che conosciamo di volta in volta subito dopo il loro arrivo. La sera, anche se stanchi, ci ritroviamo tutti quanti nell’annesso ristorante per fare quattro chiacchiere e conoscerci meglio. Al mattino sveglia presto, colazione con caffè e biscotti, pulizia personale e subito dopo incontro con la produzione in una delle salette dell’albergo. Presentazioni e poi il corso antinfortunistica. Di tendone ancora non se ne parla, passa qualche giorno e finalmente si parte per Arcore, villa Borromeo D’Adda dove nel parco era stato allestito il tendone di Bake Off che io avevo già visto nelle passate edizioni.

Arrivati ad Arcore lasciamo all’esterno del parco i mezzi della produzione e ci incamminiamo per raggiungere la villa. Durante il percorso vediamo finalmente il tanto amato tendone dove avvengono le registrazioni. Tutti ad ammirare questo tendone (solo dall’esterno) e tutti a chiedersi come era l’interno. Ognuno di noi esprimeva il suo pensiero. Ecco arrivati in villa, facciamo le scale e arriviamo in soffitta, villa tutta restaurata quindi molto bella.

Arrivano le truccatrici e ciò ci fa capire che forse finalmente si registra. Arrivano anche i fonici, quindi ci microfonano e di tempo ce ne vuole perchè siamo in 18. Finalmente siamo pronti, si parte ma non verso il tendone, la direzione è di fronte all’entrata della villa. Ci fanno mettere proprio di fronte alla villa con non poche difficoltà, le registrazioni devono essere fatte per bene, loro sono dei professionisti e quindi rifacciamo la stessa scena per parecchie volte con delle pause. Siamo tutti felici e giustamente cerchiamo di chiacchierare e far conoscenza tra di noi, io racconto anche qualche barzelletta, vedo che sono ascoltato ma alla fine non ride nessuno e allora capisco che io le barzellette non le so raccontare.

In una di queste pause mi accorgo che una delle concorrenti rimane in disparte e allora decido di andare a chiederle perchè non viene a stare con noi, così cominciamo a parlare, lei viene nel gruppo e ci rimane. Ecco questa concorrente (Dora) è la prima con la quale io faccio amicizia oltre naturalmente ai compagni di camera. Faccio conoscenza subito anche con Rong, Sara, Cecilia, Alona, Antonio, Giusy, Mariangela, Martina, Hasnaa, Marty, poi Daniele, Riccardo, Alice e Annamaria.

Si ricomincia con le registrazioni e noi sempre pronti e schierati di fronte all’entrata della villa e finalmente ecco apparire dalle due finestre laterali per primo Ernst Knam, subito dopo Damiano Carrara e dal balcone centrale Donna Clelia D’Onofrio mentre dopo la loro uscita vediamo uscire dal portone centrale del piano terra la bellissima Benedetta Parodi. Passa qualche altro giorno e finalmente arriva il momento delle registrazioni sotto il tendone. Ecco ci siamo quasi, finalmente dopo una lunga corsa con partenza dalla villa arriviamo al tendone, ci fermiamo un attimo per guardarlo dall’esterno e come per incanto si apre a noi l’interno.

Una meraviglia, vediamo i banconi colorati e sugli stessi le planetarie, il tutto addobbato in ogni particolare con alberelli, cucina, frigo, abbattitori, microonde e quant’altro per abbellire il tutto. L’entrata dentro il tendone l’ho fatta con grande emozione e gioia.

Sotto il tendone l’incontro con altre persone, cioè cameramen, responsabili di studio, chef, pasticcieri, aiutanti pasticceri, personale di cucina e naturalmente anche altro personale della produzione. Non faccio nomi perchè ne potrei dimenticare qualcuno e non voglio in quanto sono state tutte delle bravissime persone. Cominciamo con la prima prova, formano tre gruppi da 6 concorrenti e nel primo gruppo ci sono anch’io. Inizia la prova ed io tra la paura di non far bene il dolce e tra la soggezione dei giudici in quanto famosi professionisti, parto con il piede sbagliato ma immediatamente mi rimetto sulla giusta strada e finisco il mio dolce in tempo.

L’assaggio va bene e la prima prova viene superata. Io assisto alla seconda e terza prova degli altri concorrenti. Purtroppo nella prima puntata ci sono già due eliminazioni e le prime ad essere eliminate sono due donne, Annamaria e Dora. Per Dora mi dispiace tantissimo perchè con lei ho legato subito e si era creata già una bella amicizia quindi la sua uscita dal programma mi ha rattristato parecchio. Dalla prima puntata in poi per me è stato un crescendo, dieci puntate nelle quali ho visto l’amarezza di alcuni per la loro eliminazione e la gioia di altri per la loro conferma.

Il mio grande rammarico è quello di non essere riuscito ad avere il grembiule blu. La mia più bella soddisfazione è quella di aver ricevuto tante volte i complimenti dei giudici. Ma aldilà di ogni considerazione culinaria o giudizio dei giudici che rispetto, la cosa più bella in assoluto è quella di avere conosciuto delle belle persone nei concorrenti con le quali ho condiviso gioie e amarezze sotto il tendone ma condiviso anche e soprattutto le gioie del vivere insieme, di stare in compagnia e raccontarci, di condividere i momenti di spensieratezza.

Con loro ho vissuto sempre momenti belli. Finite le registrazioni sono tornato a casa con tanta più esperienza e voglia di preparare dolci. Ma la cosa più importante è che sono in contatto con tutti i concorrenti perchè comunque è nata una bella amicizia. La mia è stata un’esperienza unica e la consiglio a chi riesce a farla.

Grazie di cuore ad Antonino Orfanò per questo racconto, bello, toccante … sincero.

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