Devi15 – Birra Artigianale

Oggi vi parliamo della Devi15 – Birra Artigianale anzi, ve ne parlerà direttamente Ivan Borghetti, leggiamolo con attenzione, è davvero molto interessante quello che scrive.

La mia attività si qualifica come beerfirm in quanto non posseggo un impianto ma usufruisco, per la produzione delle mie cotte, di due impianti di altrettanti birrifici. Per la precisione due birre vengono fatte al birrificio Curtense dove hanno le mie ricette da eseguire e dove mi sono cimentato per le prime volte nella produzione di un paio di ricette a titolo privato (all’epoca avevano un impianto da 250 litri);

mentre altre due birre le faccio personalmente al birrificio Darf, che essendo più piccolo e giovane mi da la possibilità di andare in cotta il sabato, giorno in cui non lavoro in fabbrica, e con l’aiuto del birraio nonché amico mi diletto nella produzione.

Io nasco come homebrewer dai primi anni 2000 ma solo nel 2015 nasce l’idea di aprire una beerfirm partita poi ufficialmente nei primi mesi del 2016 Inizialmente eravamo due soci ma dopo due anni di attività abbiamo deciso di comune accordo che proseguissi da solo.

il nome DEVI15 deriva appunto dall’unione delle prime lettere dei nostri nomi a specchio (DEnis e IVan) e il quindici sta per la concomitanza fra gli anni di homebrewer e l’anno in cui è stato pensato il progetto (2015).

 Veniamo alle birre che produco. Al birrificio Curtense produco una Alt-bier da 5% con base Vienna e aggiunta in bollitura di scorze d’arancia.Il suo nome è Memory ed è la prima birra che eseguii personalmente e col sussidio dei ragazzi del Curtense in birrificio.

Stagionalmente produco, sempre in Curtense, una blanche da 4,5% con pepe, coriandolo, cumino e bucce d’arancia amara. Il suo nome è Christelle. Agli inizi producevo da loro anche una golden ale di nome Alizèe ma per il momento la birra è stata accantonata.

Al birrificio Darf invece produco due birre a bassa fermentazione: Keribe che è una Keller da 4,8% con utilizzo di orzo coltivato in provincia di Mantova e di fiocchi di riso ricavati da Vialone Nano Mantovano. La birra, che nel 2018, a pochi mesi dalla sua prima uscita, è arrivata terza al concorso tecnico di Expo Riva, si inserisce in un progetto chiamato Mantua Rice Beer che ci vede coinvolti insieme ad altri 7 birrifici della provincia di Mantova e dove ci impegniamo a produrre ognuno una sua birra seguendo alcuni parametri e utilizzando orzo e riso locali.

Back in Black è invece una Baltic Brown Porter da 7% con base Munich e note di cioccolato e liquirizia ma che ha la particolarità di essere fatta fermentare con lievito a bassa fermentazione proprio come veniva fatto nei primi anni di diffusione dello stile.

A febbraio 2019 è arrivata prima al concorso tecnico di Expo Riva. Se vi può essere utile volevo segnalarvi il locale che è diventato in questi anni un pò il punto di riferimento per le mie birre, si chiama “La Latteria Taverna” e si trova a Castiglione delle Stiviere (MN).

Nel locale si trovano costantemente due birre in servizio alla spina (pompa inglese) nonché tutte le bottiglie in produzione.

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