Pistiddos de Santu Antoni

Sos Pistiddos de Santu Antoni sono dei dolci classici di metà Gennaio, proprio perché venivano preparati in occasione della festa di Sant', sono diffusi in tutta la ma proprio per questo presentano alcune varianti sulla composizione degli ingredienti, a cominciare dal ripieno.
In alcuni centri infatti si usa il miele, mentre in altri s'abatzu, che si ottiene bollendo la cera del favo ancora intrisa di miele in acqua con l'aggiunta di scorza di arancia; in altre zone ancora si usa la “Sapa”.
Nella della pasta secondo la tradizione ci va lo (a proposito, sapete la tra strutto e sugna? eccola qui), ma ultimamente, sopratutto le pasticcerie tendono a sostituirlo con altri prodotti, noi di seguito vi forniamo quella che con tutte le eccezioni è la ricetta e vi assicuro che sono buonissimi.
Un'altra variante sta nell'aspetto finale, se in certi la farcia viene ricoperta da un'altro strato di pasta, poi decorato solitamente con le lettere “S” “A” (Santu Antoni) intagliate con la punta di un coltello, in altri paesi la farcia viene lasciata scoperta, quelli della foto per esempio sono Pistiddos di Sarule, paese barbaricino.
Quelli ricoperti solitamente sono anche più grandi, fino a 20 cm di diametro, gli scoperti invece hanno misure più ridotte.
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Vediamo di seguito ingredienti e modalità di preparazione dei Pistiddos de Santu Antoni.

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Pistiddos de Santu Antoni
  • DifficoltàMedia
  • CostoMedio
  • Metodo di Forno
  • CucinaItaliana

Ingredienti

Per la pasta

  • 500 gdi semola
  • 120 gdi strutto
  • 1 pizzicodi sale

Per il ripieno

  • 600 gdi miele (in alternativa abatzu o sapa)
  • 160 gdi zucchero semolato
  • 70 gdi semola
  • 1 spicchioscorza di arancia (grattugiata finemente)
  • 1pizzico di zafferano

Preparazione

  1. Prendiamo una spianatoia per impastare insieme la semola con lo strutto, e mezzo bicchiere di acqua tiepida leggermente salata;

  2. Mentre che l'impasto riposa prendiamo una ciotola, e mettiamola riscaldare a bagno maria, versiamo nella ciotola il miele, lo zucchero, la semola e la scorza dell'arancia, se volete aggiungete anche lo zafferano.

  3. lasciamo cuocere a fuoco lento e mescoliamo bene il tutto per far amalgamare il composto fino a farlo diventare denso.

  4. Mentre che il composto raffredda riprendiamo in mano l'impasto e stendiamolo su di una spianatoia infarinata, con un matterello riduciamolo ad uno spessore non troppo sottile e con un coppapasta ricaviamo dei dischetti di 18-20 cm di diametro se li dovete ricoprire con un'altro strato di pasta, o di 10 cm se li lasciate scoperti.

  5. Con un cucchiaio mettete il composto di miele e zucchero al centro di un dischetto, ricoprite la farcia con un'altro strato di pasta e sigillatene i bordi aiutandovi magari con i rebbi di una forchetta, se invece li volete fare come quelli della foto, una volta messa la farcia al centro ripiegate i bordi e pizzicateli con le dita per far restare il bordo teso.

  6. Adagiateli su di una placca rivestita di carta da forno o * e infornateli, appena vedete che la pasta comincia a prendere colore spegnete il forno e lasciateli raffreddare a temperatura ambiente.

    E come si dice a Sarule “Sant'Antoni bos cunzedada sa grassia”.

* Carta

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