Pasticciotto di Martano (LE)

Pasticciotto di Martano (LE).

Il Pasticciotto di Martano (LE) è senza ombra di dubbio il dolce tipico della tradizione salentina e tutti i turisti che vanno in vacanza in Salento non possono fare a meno di fare la loro colazione con un buon espresso e un pasticciotto caldo appena sfornato.

Il Pasticciotto nasce originariamente a Galatina ed è il fiore all’occhiello di tutta la provincia di Lecce, nonché un dolcissimo scrigno di pasta frolla – volete fare voi stessi la pasta frolla? seguite qui la nostra ricetta – ripieno di calda crema pasticcera, qui potete trovare la ricetta della crema pasticcera classica, mentre qui quella della crema pasticcera senza uova.

Lo vogliamo fare a casa? ok, vediamo innanzitutto se abbiamo tutti gli ingredienti: La Farina, le uova, lo zucchero, burro, latte e anche una bustina di vanillina; abbiamo tutto? bene, adesso vediamo di seguito le dosi e la modalità di preparazione per il panciotto di Martano (LE).

  • Preparazione: Minuti
  • Cottura: Minuti
  • Difficoltà: Bassa
  • Porzioni:
  • Costo: Economico

Ingredienti

Per la frolla:

  • 500 g Farina 00
  • 250 g Burro
  • 200 g Zucchero semolato
  • 3 Tuorli d'uovo

Per la crema:

  • 500 ml Latte
  • 125 g Zucchero semolato
  • 3 Uova
  • 1 bustina Vanillina

Preparazione

  1. Pasticciotto di Martano (LE)

    Iniziamo preparando la pasta frolla: si uniscono il burro e la farina e si forma una “fontana” al cui centro si uniscono i tuorli d’uovo con lo zucchero e si impasta il tutto molto rapidamente. Occorre formare una palla e lasciarla riposare avvolta da una pellicola, in frigo per 30 minuti.

    Preparare intanto la crema pasticcera secondo la ricetta tradizionale: in una ciotola mettere le uova, lo zucchero e la vanillina, aggiungendo un po’ alla volta la farina setacciata.

  2. Versare il latte bollente sul composto e mettere sul fuoco, mescolando fino ad ebollizione. Togliere dal fuoco e lasciar raffreddare.
    Con la pasta frolla precedentemente lavorata e tirata formare dei dischi da 30 cm e posizionarli negli appositi stampini.

    Versare la crema e ricoprire con il secondo disco. Ricordate di chiudere il bordo ed infornare per 20 minuti a 180°.

  3. Nel corso degli anni sono nate nuove e diverse varianti del pasticciotto di Martano (LE): dal più classico crema e amarena, al pasticciotto con crema e nutella o con la crema di pistacchio fino al famoso pasticciotto Obama nato a Campi Salentina nel 2008 per omaggiare l’allora Presidente USA Obama, caratterizzato dal colore scuro dato dalla frolla al cacao e dal ripieno di crema al cioccolato.

  4. Pasticciotto di Martano (LE)

Martano (LE)

Nel Salento centro orientale sorge Martano, il comune più popoloso (9.150 abitanti) della Grecia Salentina, l’isola etnico-linguistica in cui sopravvive un antica lingua di origine greca, il griko, testimone di un eredità culturale irripetibile pervenutaci dai coloni bizantini (Secc. IX-XIII).

A 22 km da Lecce, Martano è facilmente raggiunto dai turisti, dagli studiosi, dai sognatori; e a tutti piace rievocare il tempo antico mentre si compie il giro attorno alla medievale Terra, e all’interno, nei suoi vicoli, tra balconi balaustrati e portoni, altari traboccanti di puttini, e ghirlande e stemmi nobiliari in bella vista, i secoli dell’età barocca sorprendono il visitatore, trionfando non solo negli edifici sacri ma anche nell’architettura privata.

Il territorio di Martano registra una presenza antropica fin dalla protostoria, attestata oggi da due monumenti megalitici: La “Specchia dei Mori”, la più grande Specchia sopravvissuta in Puglia, e la “Colonna de Santu Totaru”, la più alta pietrafitta pugliese, con i suoi 4,70 metri.

Tra Martano e Zollino è situato il casale di Apigliano, un “unicum” tra gli insediamenti rurali medievali che risulta abbandonato già dalla metà del XVI° secolo.

Apigliano, la cui gente popolò poi anche Martano, è ora parco archeologico inserito in un itinerario turistico culturale Italiano-Svevo-Angioino, e richiama alla memoria il passato bizantino di questi luoghi.

Territorio attraversato da antichi assi viari (la Traiana-Calabra) e l’asse Galatina-Gallipoli), fù borgo fortificato già dalla metà del ‘400, dotato quindi di cortina muraria e fossato.

Martàna (in “griko”), si presentava di forma pressochè ovale, con il castello situato a nord-est, circondato da mura collegate a imponenti torri circolari. Delle otto torri se ne sono conservate due, la Torre Nivéra e la Torre dei Mazzoti.

Nei secoli che vanno dal XVI° al XVIII°, Martano mostra un notevole incremento demografico ed un potenziamento del patrimonio edilizio con la costruzione della nuova chiesa matrice dedicata alla Vergine Maria Assunta in Cielo, di due conventi, uno dei Domenicani, trasformato sin dal secolo scorso in Palazzo Municipale, e l’altro degli Alcantarini, attuale monastero cistercense di Santa Maria della Consolazione, e di numerosi palazzi, ancora oggi l’elemento architettonico significativo del ruolo predominante di Martano sui comuni limitrofi.

Nel tempo i rimaneggiamenti, anche di notevole entità, come la trasformazione del castello a palazzo baronale o le modificazioni radicali come l’abbattimento delle mura, delle torri e delle porte d’accesso alla Terra non hanno del tutto compromesso il fascino evocato dall’originario borgo da cui si diramano le strade più antiche come le vie Catumeréa, Zaca, Giudeca, Santa Lucia, Stefano Sergio, Costantino.

E qui perdura un’edilizia “minore” rappresentata dalle tipiche “case a corte”, anche queste riflesso del vivere al modo greco.

E poi in aperta campagna le distese di olivi secolari, anima del paesaggio agrario salentino dove anche le pietre raccontano la storia.

La pietra, da ostacolo al lavoro, si è trasformata per mezzo dell’uomo, in segnale (menhir, muretti a secco o “pariti”), riparo temporaneo (“furni”o “càlivaci”) o in forme più complesse di architettura (masserie, cappelle rurali, trappeti ipogei, “pozzelle”) che si sono amalgamate con i profili e i colori della natura.

Carla Calò

Fonte: cartoguida turistica di Martano.

Vi è piaciuto il Pasticciotto di Martano (Le)? se volete conoscere un altra ricetta tipica di Martano date un occhiata a questa pagina, per tutte le ricette di Martano e per la storia della splendida cittadina Salentina, i nostri ringraziamenti vanno alla preziosa collaborazione della Pro Loco di Martano, ed in particolare della Signora Giulia Bonatesta e della Presidente Carla Calò.

Ecco il profilo Instagram della Pro Loco di Martano;

Questa invece è la loro pagina Facebook;

Visitate entrambi i profili per essere sempre aggiornati sulle loro iniziative.

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