Passatelli

Passatelli. L’origine dei passatelli secondo l’Artusi pare sia riconducibile alla tradizione Romano-Marchigiana, da una minestra chiamata “stracciatella” la quale pur avendo diversi ingredienti in comune con i passatelli differiva nel risultato finale. Ai giorni nostri, nella loro versione in brodo sono diffusi sopratutto in Emilia Romagna e nelle Marche, pur permanendo alcune differenze nelle versioni delle due regioni, ma anche nelle versioni Emiliana e Romagnola. Sostanzialmente le differenze sono nel tipo di formaggio che viene usato, a seconda della zona cambia dal Parmigiano al Grana e nel sostituire la scorza di limone con la noce moscata o in alternativa usarle entrambe; un altra differenza degna di nota è la presenza o meno delle uova e l’aggiunta in certe zone del midollo. In tutte le ricette però una cosa è immancabile: il ferro per i passatelli, solo con lui potete preparare il passatello originale, se poi non ce l’avete in casa (cosa molto probabile se non siete romagnoli) potete usare uno schiaccia patate, ma con i buchetti abbastanza larghi per garantire un buon spessore della pasta. Ma veniamo alla ricetta, noi abbiamo deciso di proporvi la seguente …    

  • DifficoltàMedio
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione3 Ore
  • Porzioni4 persone
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 100 gParmigiano Reggiano DOP
  • 100 gPangrattato
  • 2Uova
  • Sale
  • Noce moscata

Preparazione

  1. Per preparare l’impasto potete usare una spianatoia o anche una bella ciotola capiente, mettete dentro tutti gli ingredienti aggiungendo un mestolino di brodo, con le mani fate un bell’impasto fino a quando non raggiunge la giusta consistenza. A questo punto lasciatelo riposare fino anche a 3 ore, avendo cura ogni mezz’ora di lavorarlo nuovamente, questo darà maggiore consistenza all’impasto e renderà i passatelli più resistenti alla cottura. Passate le tre ore cominciate a passarli nel ferro – o nel passapatate – avendo cura che la loro lunghezza sia compresa tra i 4 e i 5 cm, e del giusto spessore; metteteli subito a cuocere o nel brodo o in acqua, appena vengono a galla vuol dire che sono pronti e potete scolarli.

Il vino consigliato

Il vino da abbinare a questo piatto è Bàcco visitate la nostra pagina della “Società Agricola Siddùra Srlwww.facebook.com/siddura/ www.twitter.com/siddurasrl www.instagram.com/siddura/

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